Volontari: perchè?

L’approccio al paziente giunto alla fase terminale della sua malattia prevede la presenza di una figura non connotata professionalmente tra i membri dell’equipe di cura nell’ambito delle Cure palliative.
Non dimentichiamo: palliativo deriva da “pallium” (mantello) e come un mantello ripara avvolgendo il corpo morbidamente, così l’equipe “avvolge” il paziente rispondendo ai suoi bisogni.
Alcuni di questi bisogni sono:
– essere considerato come una persona fino alla morte.
– ricevere cure e assistenza continue
– esprimere le proprie emozioni
– ricevere aiuto psicologico e conforto
-non morire nell’isolamento e in solitudine.

Per questo nell’ACCD esiste fin dagli inizi delle attività il gruppo dei volontari, che ha visto negli anni collaborazioni lunghissime che vengono integrate man mano da nuove presenze istruite nei corsi di formazione annualmente organizzati.

Organizzazione:
Il gruppo dei volontari ha due coordinatori. L’uno si occupa della formazione e dell’assistenza domiciliare, l’altro principalmente dell’assistenza in hospice.